Qual è la particolarità della Cupola del Brunelleschi?
La Cupola del Brunelleschi a Firenze, nota anche come Cupola di Santa Maria del Fiore, è uno dei principali capolavori di architettura al mondo. La sua particolarità è infatti quella di essere la più grande cupola in muratura mai costruita in tutta la storia, con un diametro esterno che tocca i 54,8 metri.
Edificata tra il 1420 e il 1436, è attualmente aperta al pubblico. Visitarla significa quindi camminare al suo interno per vedere dal vivo una vera e propria opera di ingegneria.
Cupola del Brunelleschi: come funziona la visita?
La Cupola del Brunelleschi può essere visitata nella sua interezza acquistando il Brunelleschi Pass, che include la salita sulla sua cima. Nello specifico, la visita alla Cupola del Brunelleschi ha inizio alla sua base, da dove parte la salita lungo le scale.
È importante sottolineare che l’intero percorso deve essere fatto a piedi. Non esistono infatti scale mobili o ascensori, ma è necessario salire per ben 463 scalini.
Orari di visita
La Cupola del Brunelleschi è aperta ai visitatori tutto l’anno, dal lunedì alla domenica. Gli orari di apertura al pubblico alla Cupola del Brunelleschi sono dalle 8:15 alle 18:45.
Gli ingressi sono ben scaglionati e su ogni biglietto viene sempre riportato l’orario di ingresso. È dunque raccomandabile presentarsi all’ingresso con circa 15 minuti di anticipo, in quanto viene consentito un ritardo massimo di 5 minuti.
Biglietti
Per visitare la Cupola del Brunelleschi è necessario acquistare il “Brunelleschi Pass” che oltre all’accesso alla cupola dà diritto all’ingresso anche al Campanile di Giotto, al Battistero di San Giovanni, al Museo dell’Opera del Duomo e agli scavi della Chiesa di Santa Reparata, ossia l’antico edificio su cui venne costruito l’attuale Duomo di Firenze.
Il costo del Brunelleschi Pass è di:
- Intero: 30,00 €
- Ridotto (7-14 anni): 12,00 €
- Gratis per minori di 7 anni, persone con disabilità e accompagnatori, forze dell’Ordine (solo se in servizio), appartenenti agli istituti religiosi (es. sacerdoti, suore…) e guide turistiche abilitate della provincia di Firenze.
Nel caso delle visite guidate alla Cupola del Brunelleschi il costo è di 50,00 € per i biglietti interi e 30,00 € per i ridotti, con possibilità di avere la visita sia in lingua italiana che in lingua inglese.
Informazioni utili per la visita
Come già anticipato, per salire sulla Cupola del Brunelleschi è necessario percorrere 463 scalini. All’interno dell’edificio non esiste infatti alcun ascensore e nessun altro ausilio che aiuti nella salita.
La scalinata, inoltre, risulta piuttosto stretta e buia in certi punti. Pertanto la visita è assolutamente sconsigliata a persone cardiopatiche, claustrofobiche, a donne in gravidanza, a chi soffre di vertigini e a tutti coloro che hanno difficoltà a compiere sforzi fisici. Le scale infatti sono a chiocciole e piuttosto strette (specialmente per chi ha un numero di piede più grande del 32!) e richiedono quindi un buon equilibrio.
Proprio per questo e per via degli spazi molto ridotti non è possibile salire con dei passeggini, ed è obbligatorio lasciare all’ingresso zaini o borse che devono essere riposti in appositi armadietti.
La durata totale della visita alla Cupola del Brunelleschi è di circa 30-45 minuti.
Cosa vedere nella Cupola del Brunelleschi?
È errato credere che visitando la Cupola del Brunelleschi si avrà accesso solo al panorama su Firenze. Visitare la cupola in realtà è un’esperienza che permette di vedere molto di più.
Ecco quindi tutto quello che vedrete nella Cupola del Brunelleschi:
- Il Giudizio Universale del Vasari e di Federico Zuccari
- L’intercapedine tra le due calotte
- La vista su Firenze
Chi acquista i biglietti per la visita guidata ha inoltre la possibilità di vedere lo spazio del coro centrale, solitamente chiuso al pubblico, da cui poter vedere la Cupola del Brunelleschi nella sua interezza.
Il Giudizio Universale del Vasari e di Federico Zuccari
Poco dopo aver iniziato la salita sulla Cupola del Brunelleschi si ha accesso a una prima terrazza con un affaccio all’interno del Duomo di Firenze. È proprio in questo punto che si ha modo di vedere da vicino il Giudizio Universale realizzato da Vasari e da Federico Zuccari, uno dei più grandi affreschi mai realizzati al mondo.
L’opera fu iniziata nel 1572 da Vasari, che morì però prima di completarla, motivo per cui venne poi conclusa da Federico Zuccari. Al suo interno, in una superficie che occupa più di 3.600 mq (equivalenti a circa 6 campi da tennis) si trovano oltre 700 figure diverse tra angeli, personaggi religiosi, animali e diavoli, ognuno con un significato allegorico ben definito.
L’intercapedine tra le due calotte
Ripresa la salita, dopo circa una decina di minuti di camminata, ci si ritrova in un passaggio parecchio stretto che conduce direttamente all’interno dell’intercapedine della Cupola del Brunelleschi che separa tra loro due calotte.
È proprio nell’intuizione celata dietro alla costruzione delle due calotte che risiede il segreto ingegneristico dell’intera opera. La Cupola di Santa Maria del Fiore era infatti troppo grande per essere edificata utilizzando le tecniche tradizionali. Brunelleschi quindi ideò questa soluzione basata sulla doppia calotta, creando una cupola interna più spessa e una esterna più sottile, collegate tra loro attraverso archi e travi.
La vista su Firenze
A ricompensare la fatica per aver percorso così tanti scalini a piedi c’è ovviamente la vista sulla città di Firenze, che dall’alto della Cupola del Brunelleschi può essere osservata in tutta la sua interezza. La terrazza panoramica situata sulla cima offre una visuale completa sul centro, ma anche sugli edifici posti più in lontananza come, ad esempio, la Villa Medicea di Petraia.
Come arrivare
La Cupola del Brunelleschi fa parte della struttura del Duomo di Firenze, motivo per cui si trova nel pieno centro storico della città. In particolare l’ingresso per iniziare la visita alla Cupola del Brunelleschi è situato all’angolo tra Via Ricasoli e Via dei Servi, ed è ben segnalato da alcuni cartelli.
Essendo posta in un’area pedonale chiusa al traffico, il modo migliore per arrivare alla Cupola del Brunelleschi è a piedi. Dalla stazione di Santa Maria Novella la distanza per la Cupola è di appena 800 metri, percorribili in poco più di 10 minuti.
In alternativa si possono utilizzare alcune linee di autobus che passano per il centro. Tra le tante una delle più comode è la linea C, che parte dalla stazione ferroviaria e ferma in Piazza Beccaria, a 200 metri dall’ingresso per la Cupola del Brunelleschi.
Curiosità sulla costruzione
Dietro alla costruzione della Cupola del Brunelleschi si nascondono numerosi aneddoti e curiosità. Innanzitutto è interessante sapere che la cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze è rimasta incompleta per circa 60 anni prima che Filippo Brunelleschi iniziasse i lavori per completarla.
Fu infatti lui a risolvere il problema legato alla costruzione di una cupola così grande, che senza la sua intuizione sarebbe infatti stata destinata a collassare su se stessa. Brunelleschi non solo progettò dei macchinari innovativi per la costruzione della cupola, tra cui una gru a carrucola rotante che poteva sollevare materiali pesanti fino alla sommità, ma inventò anche un originale sistema di costruzione.
Invece di utilizzare il metodo tradizionale che prevedeva l’utilizzo di centine di legno, cioè grandi impalcature temporanee per sostenere la struttura fino al completamento, Brunelleschi suggerì di realizzare una cupola che fosse autoportante, ovvero capace di sostenersi durante la costruzione.
Ci riuscì quindi realizzando una struttura a doppia calotta, composta da:
- Una calotta interna più spessa, realizzata con una tecnica a “spina di pesce”.
- Una calotta esterna più sottile e di rivestimento, posta a protezione della cupola interna.
Le due calotte vennero collegate tra loro da 24 nervature di pietra per garantirne la stabilità, rendendo così la struttura capace di resistere anche a forti venti. Inoltre, per evitare che la cupola si allargasse o crollasse sotto il proprio peso Brunelleschi inserì anche 4 catene di ferro e legno (invisibili dall’esterno) che avvolgono la base della cupola.
Un dettaglio fondamentale fu anche la scelta di disporre i mattoni a spina di pesce, cioè creando una sorta di disegno a zig-zag, che garantiva che ogni mattone si bloccasse con quelli adiacenti, creando una struttura stabile. Ma non solo, perché ogni mattone era unico e studiato appositamente nei dettagli, rivelando così l’enorme complessità dell’intero progetto.
Le leggende sulla Cupola del Brunelleschi
Oltre alle curiosità legate alla costruzione della Cupola del Brunelleschi, esistono anche diverse leggende e misteri. Il mistero più famoso è quello legato ad alcuni segni ritrovati su dei mattoni dove è possibile notare degli strani simboli. Dopo diversi anni passati a studiarne l’origine gli storici hanno stabilito che molto probabilmente siano una sorta di “firma” lasciata dagli operai per ricevere il pagamento o per garantire la corretta posa dei materiali.
Un’altra leggenda è invece quella della “maledizione dei fulmini“. Questa storia trova una spiegazione scientifica piuttosto chiara, data l’altezza imponente della struttura, che raggiunge i 116 metri. Prima dell’installazione di un parafulmine, infatti, la cupola fu colpita ripetutamente da svariati fulmini; un fenomeno del tutto naturale, che venne però visto da molti come un oscuro presagio. Tra questi vi è infatti il fulmine del 1492 che colpì la cupola appena tre giorni prima della morte di Lorenzo il Magnifico, alimentando così i racconti di cattivi auspici.
Storia della Cupola del Brunelleschi
La storia della Cupola del Brunelleschi si intreccia a quella della costruzione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, iniziata a Firenze nel 1296 seguendo il progetto dell’architetto Arnolfo di Cambio. La cattedrale doveva essere una delle più grandi al mondo e di conseguenza era necessaria la presenza di un’enorme cupola che tuttavia nessuno sapeva come costruire.
Per oltre 60 anni la cattedrale rimase quindi incompleta, presentando al centro una grande apertura nell’attesa che qualcuno riuscisse a capire come costruire una cupola senza che crollasse sotto il suo stesso peso. Per tale motivo nel 1418 venne indetto un concorso per la presentazione di un progetto in grado di coprire l’area rimasta incompiuta.
Al bando parteciparono moltissimi ingegneri e architetti, tra cui appunto Filippo Brunelleschi che dopo aver studiato a lungo l’architettura romana e in particolare il Pantheon di Roma presentò come soluzione una cupola autoportante.
Inizialmente l’idea venne vista con un certo scetticismo che, secondo un antico racconto, venne superato con l’utilizzo di un banale uovo. Si narra infatti che Brunelleschi chiese a tutti i membri del consiglio del bando di far stare un uovo in piedi, ma nessuno di loro riuscì. Brunelleschi allora schiacciò leggermente la base dell’uovo, facendolo rimanere in piedi. Quando lo accusarono di aver “barato”, rispose che la sua soluzione per la cupola era simile: semplice solo dopo che qualcuno l’aveva scoperta.
Non è certo se questo sia stato il vero motivo, ma è invece attestato che la costruzione della Cupola di Santa Maria del Fiore alla fine venne realmente portata avanti seguendo il suo progetto. I lavori iniziarono quindi nel 1420 e durarono 16 anni, completandosi nel 1436 e rendendo così la Cupola del Brunelleschi la più grande cupola in muratura costruita fino ad allora.