Tra le cose da vedere vicino a Firenze più belle troviamo Villa la Petraia, rientrante nell’elenco delle 12 ville medicee nominate patrimonio UNESCO.
In passato appartenne alla stessa famiglia dell’architetto Filippo Brunelleschi, ma venne poi ceduta tramite diversi passaggi ai Medici, che la trasformarono in una vera e propria residenza signorile. A oggi è possibile visitare i suoi interni, oltre al giardino che regala una vista panoramica su tutta Firenze.
Cosa vedere a Villa la Petraia
Villa la Petraia si articola su due diversi livelli, un piano terra e un primo piano, a cui va aggiunto anche il grande giardino. Durante le visite guidate si ha perciò accesso a tutte le principali aree che portano le tracce lasciate dai Medici e dalle famiglie che gli succedettero, tra le quali figurano anche i Savoia.
Ecco cosa vedere a Villa la Petraia:
- Il cortile centrale
- Le sale del piano terra
- I saloni del primo piano
- I giardini medicei
Il cortile centrale
Il cortile centrale è uno dei primi spazi che si incontra durante la visita a Villa Petraia. Raggiungibile attraverso un ampio numero di stanze, è di fatto un cortile coperto ma completamente decorato da affreschi. Tutti raccontano storie diverse, ma i più rilevanti sono senza ombra di dubbio i cosiddetti “Fasti Medicei” presenti sotto i loggiati.
Vennero dipinti da Baldassarre Franceschini, detto il Volterrano, in ben 10 anni di lavoro, più precisamente dal 1636 al 1646. Ogni scena è una rappresentazione di fatti importanti che toccarono la famiglia dei Medici. Si parte infatti dall’incontro tra Francesco I di Francia e papa Leone X, nato Giovanni di Lorenzo de’ Medici, fino ad arrivare all’incoronazione di Carlo V effettuata da papa Clemente VII, appartenente sempre alla dinastia medicea.
Ciò che più colpisce di questo ciclo di affreschi è sicuramente la cura dei dettagli, che richiesero infinite ricerche. Lo testimoniano bene, infatti, i numerosi fogli e bozzetti preparatori ritrovati, oggi esposti persino al Louvre di Parigi e al Metropolitan Museum of Art di New York.
Le sale del piano terra
Al piano terra di Villa la Petraia si incontrano sia camere da letto che saloni utilizzati per accogliere gli ospiti e trascorrere il tempo libero. La più nota è la Sala degli Arazzi, detta anche Sala Rossa per via del suo colore, utilizzata in passato come sala da pranzo. A essere tappezzata di tessuti sono anche la Sala da musica e lo Studio del Re, entrambe con mura adornate con del velluto.
Decisamente particolare è invece la stanza della Cappella Nuova che Cosimo III de Medici utilizzava come camera da letto. Qui si trovano numerosi affreschi e dipinti a tema religioso che testimoniano la forte fede del Granduca, che in vita lo portò a condurre forti campagne persecutorie nei confronti di chi non seguiva la religione cattolica.
I saloni del primo piano
Salendo le scale e accedendo al primo piano della residenza si trovano in successione diverse camere e saloni il cui nome deriva dai colori che le distinguono. Troviamo dunque il salotto giallo, il salotto verde e il salotto rosso, a cui si aggiungono lo Studio, una sala da toeletta, la Camera della Bella Rosina e lo Studiolo di Fiorenza.
Tutte queste aree della dimora sono arredate con mobili in mogano e numerose “cineserie”, termine che nel Settecento veniva utilizzato per indicare gli acquerelli cinesi, molto popolari e di moda. La visita si conclude poi con l’entrata nella Cappella Vecchia e un’ulteriore sala da pranzo, di aspetto però più semplice rispetto a quella situata nel piano inferiore.
I giardini medicei
I giardini medicei di Villa la Petraia sono un angolo verde di paradiso che si estende su diversi livelli sfruttando la naturale pendenza della collina. La parte più alta, da dove si vede meglio la visuale su Firenze, è suddivisa a sua volta in due giardini. Quello più a est è chiamato Prato della figurina mentre quello a ovest Piano di Ponente o Prato dei Castagni. Il primo venne progettato da uno dei nipoti di Leonardo da Vinci, mentre il secondo porta il nome degli alberi che qui sorgevano, prima di essere sostituiti con alcuni cedri.
Scendendo di livello, invece, si arriva al Piano del Vivaio, quella più ricca di specie e fiori particolari, coltivate in parte anche all’interno di una serra. Nella terza e ultima parte del giardino, quella più bassa, si ha modo invece di vedere le caratteristiche siepi con disegni geometrici. A fare da sfondo spicca la Cupola di Brunelleschi, che rimane chiaramente visibile in lontananza.
In realtà, però, le aree verdi della villa non sono del tutto terminate. Nel retro della dimora, infatti, è presente anche un grande parco. Grazie agli alberi che nel corso degli anni sono stati coltivati al suo interno in questo ambiente si è creato un rifugio naturale per molte specie animali. Dal 2003, in particolare, si è scelto di ospitarvi un’oasi della LIPU, la Lega Italiana Protezione Uccelli.
Visitare Villa la Petraia
Dal 1919 la Villa è ufficialmente di proprietà dello Stato che, dopo un lungo progetto di recupero e restauro, l’ha resa accessibile al pubblico. Attualmente Villa la Petraia è visitabile tutto l’anno e in modo gratuito.
Orari
La villa medicea della Petraia rimane aperta ogni mese dell’anno, ma con orari che variano a seconda della stagione. È inoltre bene sapere gli orari del parco e della villa sono differenti, in quanto il parco è visitabile liberamente mentre per la villa è necessario l’accompagnamento della guida.
Gli orari di Villa la Petraia sono:
- Da Novembre a Febbraio: dal martedì alla domenica con turni alle 9.30, 10.30, 11.30, 12.30, 14.00, 15.00.
- Marzo e Ottobre: dal martedì alla domenica con turni alle 9.30, 10.30, 11.30, 12.30, 14.00, 15.00. 9.30, 10.30, 11.30, 12.30, 14.00, 15.00, 16.00.
- Da Aprile a Settembre: dal martedì alla domenica con turni alle 9.30, 10.30, 11.30, 12.30, 14.00, 15.00, 16.00, 17.00.
Gli orari del Giardino e del Parco di Villa la Petraia sono:
- Da Novembre a Febbraio: dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 16.30.
- Marzo e Ottobre: dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 17.30.
- Da Aprile a Settembre: dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 18.30.
Il giorno di chiusura ordinario è sempre il lunedì.
Biglietti
Per accedere al parco e alla Villa Petraia non è necessario pagare alcun biglietto. L’ingresso a Villa la Petraia è gratuito.
Di conseguenza per effettuare la visita è sufficiente presentarsi direttamente all’ingresso, oppure prenotare con anticipo chiamando il 055 877012. È importante sapere che i posti a disposizione per ogni turno di visita sono solo 25. Per il giardino, invece, non ci sono limitazioni nel numero di ingressi.
Informazioni utili per la visita
Le visite all’interno della Villa Medicea hanno una durata di circa un’ora. Data la presenza di scale, la visita potrebbe risultare difficoltosa alle persone con mobilità ridotta, in particolare per quanto riguarda l’accesso ai piani superiori. L’accesso ai cani non è consentito.
Storia
Villa la Petraia ha origini medievali accertate. Tra i primi proprietari si cita infatti la famiglia Brunelleschi, la stessa da cui discendeva Filippo Brunelleschi, autore della cupola del duomo fiorentino.
Prima di diventare di proprietà dei Medici, nel 1422 la dimora fu parte del patrimonio di Palla Strozzi, un ricco banchiere e filologo toscano. Sono nel ‘500 venne poi ceduta ai Salutati, per arrivare infine nelle mani di Cosimo I de’ Medici. Quest’ultimo scelse di donare la residenza al figlio Ferdinando, che diede così inizio alle prime opere di abbellimento.
La villa, infatti, era stata concepita inizialmente come un edificio a scopo difensivo. Con i Medici venne invece convertita completamente in una dimora dotata di qualsiasi sfarzo. I lavori durarono infatti diversi anni, e una volta conclusosi restituirono un’abitazione degna di un vero principe.
Anche negli anni successivi le opere di abbellimento non si fermarono. A inizio del 1600 vennero infatti realizzati i Fasti Medicei, mentre nella seconda metà del secolo venne affrescata anche la Cappella Nuova. Tuttavia, con l’estinzione della dinastia dei Medici la villa venne gradualmente svuotata di gran parte del mobilio.
Quando nel Settecento divenne proprietà dei Lorena, l’arredamento venne completamente rivisto, mentre il giardino venne ripristinato e abbellito con nuove piante e fiori grazie all’intervento di Joseph Frietsch, giardiniere di nazionalità boema.
Con la presa di potere in Italia dei Savoia, la villa cambiò però nuovamente il suo proprietario. Divenne infatti una delle residenze di Vittorio Emanuele II e di sua moglie Rosa Vercellana, che si dice amò moltissimo questo luogo. Fu infatti lei a rivedere gran parte dell’arredamento interno, aggiungendo arazzi e stucchi grazie al consulto degli architetti Fabio Nuti e Giuseppe Giardi fatti arrivare appositamente da Torino. È al periodo sabaudo, tra l’altro, che si deve la copertura del cortile interno, un’intervento che ha permesso di preservare tutti gli affreschi presenti.
Quando nel 1919 la villa venne donata allo Stato Italiano, gran parte degli arredamenti vennero però persi. Lo Stato infatti la diede in gestione all’Opera Nazionale Combattenti che vendette mobili, quadri e decorazioni per poter finanziare le sue attività. Quando negli anni Sessanta venne riacquistato il controllo, fu finalmente avviato un importante progetto per recuperare Villa la Petraia e aprirla al pubblico.
Tale sforzo è stato però ripagato, sia dall’entusiasmo dei visitatori che dall’ente dell’UNESCO, che nel 2013 ha scelto di inserirla nella Lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità.
Come arrivare
Villa la Petraia rimane situata all’interno dei confini comunali di Firenze, più precisamente in via della Petraia, 40. Rimane più precisamente ubicata nel quartiere del Castello, sulle pendici collinari del Monte Morello.
Data la sua vicinanza al centro di Firenze, è dunque semplice da raggiungere anche con i mezzi di trasporto pubblico.
In auto
Se si raggiunge la villa in auto partendo dal centro di Firenze bisognerà seguire avviarsi in direzione nord ovest, lungo via Reginaldo Giuliani. In questo punto si trovano le indicazioni per la Villa, indicate con appositi cartelli.
Chi invece arriva da fuori può utilizzare l’A1 uscendo al casello di Firenze Nord e dirigendosi verso Firenze Centro per imboccare il raccordo della Firenze-Pisa-Livorno. Dopo un po’ di strada è necessario uscire verso Via Pistoiese/Via Baracca per poi dirigersi in via Reginaldo Giuliani e proseguire fino alla destinazione finale.
In treno
Ancora più che in autobus, è come mezzo pubblico per raggiungere Villa la Petraia è consigliabile il treno. Dalla stazione di Santa Maria Novella, ben collegata anche con altre città d’Italia, parte infatti un treno che passa per la stazione di Firenze Castello. Da qui la dimora dista circa 2 chilometri, che possono essere percorsi con una passeggiata di mezz’ora oppure in taxi.